Film – edition 2018

Lungometraggi LA PETITE FILLE QUI AIMAIT TROP LES ALLUMETTES | NELLY | MONTRÉAL LA BLANCHE | BIENVENUE À FL
Cortometraggi REGARD | PRE-DRINK | LES INSULAIRES | SLURPEE

LA PETITE FILLE QUI AIMAIT TROP LES ALLUMETTES di Simon Lavoie

112 m / n+b / 2017

Ispirato liberamente a un racconto di Gaétan Soucy, Simon Lavoie gira in bianco e nero, la ricostruzione del mondo antico e dei segreti di una famiglia disfunzionale. Ambientato in una foresta dell’immenso Québec rurale. In una ricostruzione da horror gotico noir, Simon Lavoie realizza un film che racconta dell’adolescenza di una ragazzina, che si chiama “Fratello” e che deve fare i conti con un mondo totalmente dominato dal potere patriarcale e maschile. È il racconto del percorso di emancipazione che permetterà a “Fratello” di crescere, uscendo dall’isolamento totale che il padre e il fratello maggiore le hanno costruito intorno. Dal rapporto instabile con la figura paterna, dalla dinamica di sottomissione al fratello maggiore, esce grazie alla curiosità e all’amicizia di un giovane contadino dal sorriso radioso, che abita in un villaggio non lontano dalla casa degli orrori. Presentato al Toronto International Film Festival.


NELLY di Anne Émond

101m | Colore | 2016

Liberamente ispirato dall’opera autobiografica di Nelly Arcan, Anne Émond tratteggia un ritratto di donna frammentata, spezzata, divisa nelle sue molteplici identità inconciliabili. Scrittrice e prostituta, star del palcoscenico e amante infelice: più donne in una solitudine, navigano avventurandosi tra esaltazione e disincanto. Storie tossiche di una vita violenta e radicale, vissuta intensamente fino all’ultimo respiro. Appassionata e folle, disperata e necessaria. Presentato al Toronto International Film Festival.


MONTRÉAL LA BLANCHE di Bachir Bensaddek

87m | Colore | 2016

Bachir Bensaddek filma il ritratto di due migranti algerini in Québec, interrogandosi con schiettezza sul senso di identità e sul significato della parola integrazione. Amokrane fa il tassista, e la notte di Natale lavora. Kahina si precipita infreddolita nel suo taxi, disperata per aver perso la sua automobile nella neve. Lui riconosce immediatamente nell’anziana donna una diva pop algerina che credeva morta. Comincia così una notte nomade per le strade della città deserta. Opera prima, adattamento dell’omonima pièce teatrale, ritrae la comunità musulmana di Montréal nelle sue complesse e contraddittorie stratificazioni. Teneramente lucido, si articola in forma di dialogo tra scelte di vita distanti di due persone obbligate a ricucire il presente da cui si sentono escluse, con un passato da cui sono fuggite, difficile da dimenticare. Presentato al Rotterdam Film Festival 2017.


BIENVENUE À FL di Geneviève Dulude-De Celles

75m | DOC | Colore | 2015

Bienvenue à F.L. è il ritratto di una comunità di adolescenti chiusi nell’universo parallelo di una scuola secondaria di provincia nella cittadina di Sorel-Tracy. Geneviève Dulude-Decelles installa la sua cinepresa nella scuola Fernand-Lefebvre di Sorel, per raccontarci la nascita e l’evoluzione di un progetto fotografico collettivo studentesco. Raccoglie così le testimonianze, le tensioni e le aspettative per l’imminente ballo di fine anno, raccontandoci comeiragazzieleragazzevedonoesi immaginano il mondo reale che li aspetta fuori da quelle mura e da cui sentono che stanno per essere travolti: con umorismo, filosofia e coraggio. Ritratto futuro prossimo dei sogni di una generazione. Presentato al Toronto International Film Festival.


REGARD di L’équipe de Wapikoni Mobile

5m | n+b | 2017

Un colpo d’occhio su una riserva del popolo Innu nel profondo nord quebecchese. I bambini del villaggio si appropriano della cine presa per mostrarci la loro vita quotidiana.


PRE-DRINK di Marc-Antoine Lemire

23m | Colore | 2017

Alexe è una giovane trans e Carl un uomo gay. Grandi amici da sempre, una serata passata insieme sconvolge Alexe quando i due decidono di fare l’amore
per la prima volta.


LES INSULAIRES di Valérie Lessard

11m | Colore | 2015

Reinterpretazione coreografica di varie scene di film degli anni ’60, questa danza estrapola le scene originali dal loro contesto narrativo conservandone solo lo schema gestuale e scomponendo i rapporti di forza tra i protagonisti.


SLURPEE di Charles Grenier

10m | Colore | 2016

Un adolescente alle prese con un feticismo di recente scoperta incontra una prostituta che evoca il suo passato di aspirante lottatore di judo.